Dopo la bellissima vittoria della coppia Ingrosso al
torneo di Bibione, Sebastian, intervista Matteo Ingrosso e parlano della
maturazione mentale ottenuta grazie ai due anni di fermo forzato a causa degli
infortuni.
Come diceva Thoreau, nella vita
serve anche avere una “sedia del silenzio” sulla quale meditare per migliorare
la propria vita. Così ha fatto Matteo, restando fermo per due anni, si è
dedicato alla sua maturazione mentale e questo lo ha portato al successo.
Sebastian : Matteo eri fermo da
due anni per gli infortuni all’anca e al ginocchio, hai passato momenti molto
duri e tristi, poi sei riuscito a ritrovare la fiducia in te stesso, lavorando
sodo soprattutto sulla parte mentale. Lo scorso weekend hai finalmente fatto il
tuo ritorno con tuo fratello al torneo di Bibione, facendo ben otto partite
Venerdì e altre otto Sabato, e siete
addirittura riusciti a vincere il torneo. Siete stati molto bravi. Giovedì sera
prima dell’inizio del torneo, che sensazione avevi?
Matteo : Tornare a giocare , per
me, è stata una delle cose più belle che mi potessero capitare. Ero fermo da
due anni per vari infortuni e tornare come primo torneo proprio a Bibione è
stata una cosa ancora più importante e difficile, perciò mi sono quasi emozionato.
Ho ripensato a tutti i sacrifici
che ho dovuto sopportare, ho pensato
alle persone che mi sono sempre state vicine, la famiglia, gli amici. La mente
mi diceva che dovevo farcela e tornare a
giocare, dovevo rimettere i piedi nella sabbia al più presto.
Non è stato facile, perchè non
avevo una preparazione fisica completa, ma mentalmente mi sono detto, o ce la
faccio o non faccio più niente. Nel momento però che ho sentito la sabbia sotto
i piedi, tutto mi è sembrato possibile, la gente si ricordava ancora di me,
nonostante non mi vedesse più da due anni, evidentemente gli avevo lasciato
qualcosa. Hanno fatto il tifo e questo
mi ha dato molta energia ed è stata sicuramente una delle cose che non
dimenticherò mai.
Il nostro gioco è impostato anche sul dare spettacolo e far
divertire la gente, perciò sono molto felice, che questo sia stato apprezzato.
Sebastian: Sono felice di avervi seguito e di poter dare il mio punto
di vista , da persona che non ha mai giocato a beach volley, ma che conosce
l’importanza dell’allenamento mentale nello sport.
Durante la finale Paolo aveva in mano il match point, ma ha deciso di non
fare un tiro facile e vincere tranquillamente, bensì di provare a fare
spettacolo, come è tra le vostre caratteristiche. Purtroppo il match point non
l’ha realizzato e avete dovuto giocare un altro set,
Alla fine della partita ho chiesto a Paolo il perchè di questa sua
decisione, la sua risposta è stata “io mi devo divertire e fare spettacolo.
Volevo fare qualcosa di indimenticabile , non un semplice punto. È andata male,
ma non mi importa, perchè io e Matteo eravamo convinti di vincere, non mi
importava perdere un punto”.
Questo mi ha fatto molto riflettere sulla vostra maturità dal punto di
vista mentale. Un ulteriore punto di riflessione mi è arrivato, sempre parlando
con Paolo, ma questa volta di te, Matteo. Tu tra i due sei sempre stato quello
più ansioso, invece questa volta durante tutto il torneo sei rimasto molto
concentrato. Rispetto al Matteo del passato, abbiamo visto un Matteo molto
deciso , molto forte. Il tuo cambio di marcia a livello mentale, si è visto nel
momento in cui Paolo ha sbagliato e tu invece di rimproverarlo , come avresti
fatto in passato, gli hai allungato la
mano per aiutarlo a rialzarsi e, con un gran sorriso gli hai detto: “ non
preoccuparti, la prossima ti riuscirà!”. Da questo gesto io e Paolo abbiamo
realizzato che tu avevi raggiunto la maturità mentale che era necessaria per
completare la forza della coppia, questo era ciò che mancava.
Il periodo in cui sei stato fermo , è quindi servito a portare i suoi
frutti. Come abbiano detto prima del
torneo : “ I momenti bui portano una
grande luce”. Questa luce si è vista durante tutto il torneo, e ciò mi fa ben
sperare nel fatto che tu sia pronto per affrontare il futuro.
Matteo : Gli avvenimenti negativi che ti succedono
nella vita, ti fanno cambiare, anche se tu non lo vuoi. Prima certe cose non le
sapevo gestire, mentre ora ho capito che la concentrazione è fondamentale,
cosa che prima non riuscivo a gestire. La pazienza e la tranquillità sono
ncessarie per la vittoria, rimanendo positivi tutto diventa più facile.
Nello sport ( come nella vita. ndr) sbagliamo tutti, è inutile arrabbiarsi ed
innervosirsi, bisogna invece trovare la
soluzione. La tranquillità mi ha portato al successo, così come la
consapevolezza di essere forte
Sebastian : Non sei stato forte solo atleticamente, ma anche e
soprattutto mentalmente. Questa tua forza mentale , è quella che ti fa avere la
consapevolezza di arrivare dove prima non ci avresti creduto. Questa è stata la
cosa migliore che abbiamo riscontrato nel nuovo Matteo.
Matteo : é vero, e adesso dopo
questi tre giorni di vacanza nella mia amata Puglia, andremo al “Sunset beach festival” di Grosseto. Siete tutti invitati a fare il tifo per noi, seguiteci e vi faremo divertire!
Se vuoi informazioni sul coaching sportivo, mandaci una mail e risponderemo a tutte le tue domande
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